Signori e signore, bambini e bambine, ragazzi e ragazze, anziani ed anziane, alieni ed aliene, bentornati a Voyager! Dopo una lunga assenza causata dalle vacanze natalizie, siamo tornati per occuparci come ci è solito dei più grandi misteri che non riescono ad essere smascherati dalla semplice intelligenza umana e hanno bisogno come conseguenza di ciò ci un'analisi, molto più profonda! Io, Roberto Giacobbo, vi esporrò oggi uno dei più grandi misteri che la cultura contemporanea attinente all'arte pittorica può proporci, ma di questo non dovrò parlarne io, se non dopo un'introduzione. Vai, Stefano!
"The Hands Resist Him. Un quadro. Solo questo? Pare di no. O almeno è quello che ci dicono molte testimonianze di chi ha posseduto l'opera di Bill Stoneham. Tutte invenzioni, o c'è un fondo di vero?"
Ci sono testimoni da ascoltare
Prove da esaminare
E ipotesi da valutare
E tutto quello che deve essere visto sarà mostrato
A Voyager!
Adesso!
Il QuadroThe Hands Resist Him, conosciuto attraverso la rete con un nome molto più singolare, ovvero "Il Quadro maledetto di eBay", è un quadro realizzato nel 1972 dall'artista Bill Stoneham.
Il quadro non è per niente raccapricciante, non quanto la storia che lo segue: rappresenta un ragazzino (dal volto di uomo maturo, come si può spesso vedere in quei bambini poveri che sono stati strappati dall'infanzia per passare una vita nella società già nei loro primi anni di esistenza) insieme ad una bambola poco più bassa di lui, entrambi davanti una porta vetrata contro le quali dall'altra parte si possono scorgere molte mani che premono contro di essa. Secondo l'artista, la figura del ragazzo è modellata su quella di una sua foto di quando aveva solo 5 anni.
Il vetro rappresenterebbe, secondo le interpretazioni di carattere psicologico, il confine che separa il mondo reale da quello dei sogni, nel quale il ragazzino vorrà entrare ma potrà esplorare solo attraverso l'aiuto di un'altra persona, ovvero la bambola. Le mani dall'altra parte rappresentano appunto le possibilità che la vita di una persona può avere al di fuori della realtà in cui è costretta a vivere.
Nel 2000 il quadro è diventato il protagonista di un fenomeno di internet, quando fu messo in vendita su eBay con l'aggiunta che esso fosse un quadro maledetto. Ma questo, lo vedremo adesso.
Il dipinto fu esposto per la prima volta all'inizio degli anni 70', appena fu completato, in una galleria di Los Angeles. In questo periodo di esposizione, fu recensito da un critico d'arte del Los Angeles Times.
Presto il quadro sarebbe passato da proprietà di una galleria a proprietà privata: l'attore John Marley, ricordato per il ruolo di Jack Woltz ne
Il Padrino, lo acquistò. Dopo la sua morte, il quadro fu acquistato da una coppia californiana dopo che lo ebbe trovato in una vecchia fabbrica abbandonata. Portato a casa, lo posizionarono nella stanza della loro piccola figlia di quattro anni.
Una mattina, la bambina disse di "aver visto combattere il bambino e la bambola" e che loro "erano entrati nella stanza durante la notte". Allarmati per la situazione, i genitori montarono delle telecamere nella camera e registrarono quello che avveniva durante la notte, più precisamente nelle successive tre notti: sembrava che il fantasma del bambino uscisse dal quadro sotto minaccia della bambola con una pistola, ovvero quella che sembra avere in mano. Le immagini mostrate su eBay non sono molto luminose e sono facilmente interpretabili in modo diverso, in quanto hanno pochissima chiarezza ma con una grande immaginazione si può osservare che il bambino cammina nella stanza mentre la bambola gli punta contro la pistola.
"Noi abbiamo deciso che il quadro doveva andare via" disse la coppia, "non siamo responsabili di qualunque evento avverrà ai suoi nuovi proprietari".
Circa 30.000 persone visitarono la pagina eBay del quadro e gli osservatori accusarono eventi paranormali solamente guardando le immagini relative quegli strani eventi. Un altro osservatore sentì una voce diabolica e un soffio di aria calda. Un altro diventò pazzo e bruciò la sua casa mentre un altro ancora entrò in uno stato di trance.
I venditori affermarono successivamente che nel mondo non vi sono fantasmi né eventi soprannaturali, quindi anche il quadro era normalissimo e tutto ciò che avveniva poteva essere spiegato attraverso la scienza, forse con degli strani effetti luminosi. Questo atterrì i veri credenti alla faccenda, ma nel frattempo nacquero molti blog e siti internet sulla faccenda.
La prima offerta fu di 199 dollari, ma dopo 30 circa fu rivenduto al prezzo di 1025 dollari.
Tutto questo parlare del quadro non poté non incuriosire lo stesso Stoneham, al quale arrivarono voci relative la sua opera e la maledizione che girava intorno ad essa.
Quando Stoneham visitò la Perception Gallery in Grand Rapids, Michigan, dove era tenuto il quadro dopo la vendita e lo osservò, vide uno strano splendore sul volto del bambino e fu in quella circostanza che spiegò i motivi che lo avevano spinto a dipingere il quadro, insieme al significato che abbiamo espresso sopra. Quando ebbe sentito tutta la storia, chiese prima di tutto:
<< Perché il quadro è stato messo nella stanza dei bambini? >>
E poi:
<< Da cosa è stato provocato quello strano splendore? >>
Il pittore non fa mistero del fatto che ha adoperato della simbologia mistica e magica nel disegnare il quadro, in quanto le mani simboleggiano "altre vite", ma è impossibile che il significato di un quadro abbia ripercussioni sugli avvenimenti che sono legati ad esso. Inoltre, l'oggetto che i rivenditori di eBay credessero fosse una pistola, in realtà era solo la batteria della stessa. Stoneham ha inoltre raccontato che sia il proprietario della galleria in cui il quadro fu esposto per la prima volta, sia il critico che per primo lo recensì per il L.A. Times morirono entro un anno da quando erano entrati in contatto con l'opera.
Di sotto, le immagini scattate al quadro durante la notte e trovate su eBay:
ATTENZIONE, VISIONE NON CONSIGLATA A PERSONE CHE SOFFRONO DI CUORE O A DARIO!Due foto in particolare mostravano uno strano gioco di luci e ombre: la bambola che puntava una pistola addosso al bambino e quest’ultimo che pareva distaccarsi dallo sfondo pitturato per emergere nel mondo reale. Personalmente penso che la presunta pistola sia l’unione tra lo strano oggetto che la bambola tiene tra le mani e il pezzo di intelaiatura in legno della porta finestra (visibile tra la sommità dell’oggetto e il braccio del bambino.)
Edited by Julius Notorius Caesar - 11/1/2011, 22:20